Biosketch

Giovanni Fabbrocino è Professore Ordinario di Costruzioni in zona sismica presso il DiBT dell’Università del Molise, coordinatore del Laboratorio di Dinamica Strutturale e Geotecnica StreGa della medesima università. E’ stato Professore Associato di Costruzioni in zona sismica presso la medesima università dal 2005. Dal 1999 al 2005 ha prestato servizio come Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale dell’Università di Napoli Federico II e ha in particolare svolto le funzioni di responsabile del Laboratorio Prove strutturali e sismiche. La sua esperienza sperimentale è ampia e comprende la progettazione e la gestione di sistemi di sperimentazione dinamica costituiti da tavole vibranti. La sua attività di ricerca e di trasferimento tecnologico nel settore dell’ingegneria sismica e del monitoraggio sismico delle strutture è testimoniata da numerose pubblicazioni scientifiche collocate editorialmente nell’ambito di riviste internazionali e negli atti di congressi nazionali e internazionali. E’ fondatore dello spin-off universitario S2X s.r.l. (www.s2x.it) avente come preminente obiettivo quello dello sviluppo e dell’implementazione di tecnologie avanzate per la sorveglianza sismica e la protezione del costruito, anche in condizioni di emergenza. Tale risultato è stato conseguito attraverso la continua combinazione di attività di ricerca teorica e sperimentale. E’ co-autore del primo volume pubblicato a livello internazionale sul tema dell’analisi modale operazionale delle strutture civili: Rainieri C. & Fabbrocino G. (2014). Operational Modal Analysis of Civil Engineering Structures – An Introduction and Guide for Applications, Springer, New York, USA. L’attività di ricerca scientifica, fortemente orientata a fornire strumenti e tecnologie avanzate per la mitigazione del rischio sismico, è stata sviluppata anche in collaborazione con enti e consorzi di ricerca operanti nel settore delle costruzioni e nel settore della mitigazione dei rischi naturali. Pluriennale è la collaborazione con il AMRA scarl, Consorzio TRE, STRESS scarl, RELUIS e la Protezione Civile Nazionale. 

Abstract

Dopo gli anni gloriosi di Diego Armando Maradona e dello scudetto del Napoli, ho trascurato per anni il calcio e mi sono concentrato sullo studio delle strutture, di qualsiasi materiale esse fossero fatte. Per un lungo periodo, sono stato agnostico dal punto di vista calcistico, fino a quando mio flglio Raffaele, non mi ha riavvicinato alla gloriosa maglia azzurra. Nel frattempo, mi sono trasferito in Molise, pochi anni dopo il terremoto che ha cambiato la storia della progettazione strutturale in Italia a causa del forte impulso all’innovazione del quadro normativo sulle costruzioni. Calcio e costruzioni hanno un elemento in comune: siamo tutti allenatori quando guardiamo una partita di calcio – specialmente della nostra squadra del cuore -; diventiamo tutti ingegneri strutturisti quando si ragiona attorno agli effetti dei terremoti e della staticità dei fabbricati. In realtà io credo molto nel fatto che ognuno debba fare il proprio mestiere, ma spesso tale visione non è condivisa. Dunque, la chiacchierata che propongo muove da questa prospettiva e prova a discernere tra mito e realtà di tante cose che i media ci scaricano addosso in occasione di eventi più o meno intensi, ovvero all’uso (cattivo) che facciamo delle costruzioni. Cercherò di trasferire i miei dubbi e le mie poche certezze, di tal che ci si possa consapevolmente districare nel mare magnum delle informazioni disponibili in rete e sui media, ma anche apprezzare la conoscenza e la competenza sviluppata nel nostro paese sul tema.

P.S. Spero che la mia passione per la maglia azzurra non sia una barriera!