Le mura in opera poligonale  che dai bastioni di Palazzo Ducale  si dirigono verso la montagna, raggiungono, attraverso una serie di terrazzamenti successivi, il muraglione su cui insiste Salita Piaggia. La Piaggia era una delle tre fortezze poste a difesa di BovaianomBovianum ( “era la città molto bella e guardata da tre fortezze”, Appiano d’Alessandria), le altre due corrispondenti rispettivamente alla Civita (arx, acropoli) e al Monte Crocella. 

Sulla Piaggia, lungo la strada rotabile che conduce a Civita, sorge la  piccola chiesa di San Michele Arcangelo (già templumSancti Angeli e parrocchia), costruita con materiali di spoglio provenienti da un mausoleo ed altri edifici di epoca romana. Interessanti i bassorilievi in marmo inseriti sulla facciata e lungo la fiancata destra: rispettivamente, una figura femminile con elementi marini e racemi (verosimilmente una Scilla), un fregio con grappoli d’uva, un fregio dorico con armatura e gambali, una stele funeraria (tutti databili, con ogni verosimiglianza, al I sec. a. C.). All’ingresso, una piccola colonna sormontata da capitello corinzio sorregge la pila dell’acqua santa. Sotto il pavimento è stata ritrovata in anni recenti una cripta, piena di sepolture, oggi collegata alla chiesa attraverso una grata. 

È noto che nell’area esterna immediatamente alle spalle dell’edificio, nel corso dei lavori che portarono, negli anni ’60 del secolo scorso, alla realizzazione del moderno serbatoio idrico, emersero antiche murature  e affiorarono resti di vasellame, in particolare anfore, risalenti ad epoca romana, se non addirittura preromana, e  legati alla presenza di una sorgente. La dedicazione del sito cristiano all’Arcangelo Michele ne fa ipotizzare la presenza, almeno come cappella, sin dal periodo altomedievale. Il culto dell’arcangelo Michele, di antichissima origine anche a Bojano, è sempre stato particolarmente sentito nella cittadina matesina, tant’è che per secoli, e fino almeno agli anni sessanta del Novecento, è rimasta viva nella comunità dei fedeli la tradizione, in maggio, di un pellegrinaggio collettivo, a piedi, al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, sul Gargano, retaggio evidente dei sistemi socio-culturali legati all’economia agro-pastorale della transumanza, tipici di questo territorio. 

Restaurata dal vescovo Silvio Pandone, dopo il terremoto del 1456, e sottoposta nei secoli a tutta una serie di restauri successivi, la Chiesa di san Michele è risultata a rischio di cedimento strutturale in seguito ai sismi più recenti. Ultimati fra 2019 e 2020 i lavori di riconsolidamento, l’edificio è stato quindi riaperto al culto.

Prima del secolo XVI, era ubicato in Salita Piaggia anche il Palazzo episcopale, crollato a seguito del disastroso terremoto del 1456, e successivamente ricostituito presso la chiesa dei SS. Erasmo e Martino [MR]