La prima testimonianza del Monastero di Santa Chiara ci viene fornita dalle Rationes Decimarum Italiae con riferimento alle decime che il monastero pagava nell’anno 1309.

La costruzione del complesso religioso, tuttavia, può farsi risalire alla fine del sec. XIII a seguito della diffusione nel nostro territorio del movimento francescano.

Un documento relativo oltre alla vendita di un terreno del monastero risalente 1341, menziona anche la badessa Caterina. In altri due documenti che trattano la locazione di un orto monasteriale datati ambedue al 1440 sono riportati i nomi di altre due badesse, donna Anna e madonna Cecca, nonché delle monache sor Rita e Sor Juliana.

   Il monastero fu distrutto dal terremoto del 1456 e soppresso nel 1463. Sui suoi ruderi, intorno al 1513, fu eretto il palazzo vescovile ad opera del vescovo Silvio Pandone. [OM]

Fig. 1 –  rinvenimento di alcuni ambienti di servizio del monastero avvenuto nel 1989

Fig. 2 – il piano di cottura della cocina del monastero rinvenuto nel 1989

Fig. 3 – fasi di sistemazione delle emergenze monasteriali nel 1989