La diffusione del movimento francescano nel Contado di Molise può farsi risalire alla metà del sec. XIII, periodo a cui si attribuisce la costruzione del Convento di San Francesco di Bojano.

   La prima testimonianza documentata, tuttavia, risale al 1307 in occasione di una disputa sorta fra il vescovo di Bojano, Guglielmo, ed i Frati Minori che accampavano diritti sulle gualchiere di Rio Freddo.   

   È noto che nel nostro convento si era formato fra’ Tommaso da Bojano che nel 1349 fu consacrato vescovo di Aquino, ma messosi in contrasto con la politica seguita dalle gerarchie della Chiesa e dai superiori del suo ordine, aderì al movimento degli Spirituali scegliendo di abbracciare le idee della setta, all’epoca ritenuta eretica, dei Fraticelli di cui fu uno dei più autorevoli esponenti nell’Italia centro-meridionale. Per questo motivo, accusato di eresia e destituito dalla carica di vescovo il 16 febbraio 1358 fu arso vivo sul rogo dopo essere stato sottoposto ad atroci torture dalla Santa Inquisizione.   

    A partire dalla seconda metà del secolo XVII sembra che il convento francescano fosse stato rinnovato nella sua struttura organizzativa. Si ha notizia, in proposito, che esso fu destinato a luogo di studio e di formazione dei novizi. In quegli anni vi si formò fra’ Martino della Croce da San Massimo sotto la guida del Padre Maestro fra’ Tommaso Petrecca 

    Fra’ Martino della Croce, al secolo Antonio Farano, era nato nel 1674 a San Massimo, fu Maestro di novizi, Superiore nei conventi di Foggia, Mirabello Eclano, Grumo ed altre comunità monastiche. Nel 1723 fu eletto Definitore, nel 1736 Custode e nel 1738 Ministro Provinciale. 

   Morì a Napoli il 19 dicembre 1744 in odore di santità. Ancora oggi egli è venerato, specialmente in San Massimo, come beato.

   Nel 1744 nel convento dimoravano nove frati mentre erano in corso lavori di ampliamento per aumentare il loro numero a diciotto unità.

Fino al 1805, anno della sua distruzione a causa del terremoto, il suo chiostro era stato utilizzato anche come luogo per la riunione del Parlamento cittadino. Sui suoi ruderi, alla fine del sec. XIX, fu edificato l’attuale municipio della città. [OM]

Fig. 1 – Veduta della città di Bojano eseguita dal Pacichelli nel 1703. il convento di  San Francesco è posto fuori dalla cinta muraria.
Fig. 2 – Il convento di San Francesco nel grafico della reintegra del tratturo del 1811.

Fig. 3 – Stemma francescano riutilizzato in un giardino privato.